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CHIESA A GIAVERA DEL MONTELLO

Programma: Complesso parrocchiale
Localizzazione: Giavera del Montello (TV)
Committente: Diocesi di Treviso, parrocchia di Giavera del Montello
Progetto: concorso su selezione – Progetto finalista. Team LAMBER + LAMBER con ETB

 

Il progetto per il nuovo complesso parrocchiale di Giavera del Montello punta diventare un elemento qualificante per il contesto. La strategia urbana di progetto lavora come somma di elementi in cui il vuoto funge da coesione fra le parti. Il costruito nasce così dalla risoluzione di alcuni assi prospettici, come negativo dello spazio aperto, i volumi richiesti si frammentano a creare un luogo in grado di enfatizzare le relazioni pedonali e visive. L’ impatto del costruito si dissolve lasciando spazio alle relazioni fra le persone ed il paesaggio. La nuova chiesa risulta indipendente e connessa dal resto del complesso, contribuisce pienamente a valorizzare lo spazio aperto. La nuova chiesa è sia fulcro che snodo. Il progetto si svolge attorno al nodo figurativo della lacrima, come segno del sacrificio redentivo che feconda la terra e la fa germogliare; per questo il volume della nuova chiesa si disegna come una goccia che scende verso il suolo e lo tocca; è un contatto discreto alla scala dell’uomo, del quotidiano, che diventa incontro e presenza centrale nello scenario urbano, sociale e culturale di Giavera. Il progetto architettonico della nuova chiesa punta a valorizzare lo spazio inteso come insieme di qualità fatte di rapporti dimensionali, di connessioni chiare, di protezione, di sofisticato gioco di luci ed ombre. Le morbide curve dei paramenti murari invitano ed accolgono, gli spazi coperti proteggono. I setti che definiscono l’aula liturgica e le funzioni strettamente annesse sono pensati in forte relazione con l’ambiente esterno, un abbraccio che prosegue da interno ad esterno, uno spazio accogliente in cui entrare ed essere accolti. L’ampia copertura internamente all’ aula si stacca dai muri perimetrali e vibra attraverso il passaggio della luce naturale, un segno tanto semplice quanto forte a disegnare un cerchio luminoso la cui intensità muta in base al variare delle condizioni atmosferiche esterne. All’ esterno del nuovo fabbricato un paramento murario di tonalità calde si riferisce ai colori tipici dei palazzi veneti mentre all’ interno dell’aula inerti del Piave caratterizzano il pavimento, le sedute sono di colore verde chiaro, il tutto nell’ insieme a rendere omaggio, re-inteprentandolo, alla gamma cromatica dei sassi del Piave dolomitico ed in questo modo a legare indissolubilmente l’edificio al territorio ed al suo elemento più significativo. Dalla strada Schiavonesca un’alta croce, posizionata in continuità con il retro-altare, emerge dal prato attraversando le chiome degli alberi ad indicare il senso del luogo in cui ci si trova.